Corso primo soccorso aziendale
Med & Work organizza corsi di primo soccorso a Roma e provincia per aziende di qualsiasi settore merceologico, che comprendono una parte teoria, una pratica e il rilascio del relativo attestatato di frequenza.
Qualsiasi azienda che si rispetti deve garantire la massima sicurezza al proprio personale dipendente e preservare ogni lavoratore da eventuali rischi per la salute. Un obiettivo primario che è necessario raggiungere non solo per un’imprescindibile questione etica, ma anche per consentire al marchio di avere una buona reputazione che, inevitabilmente, ha ricadute positive in termini di mercato. Pertanto è bene che tutte le aziende si strutturino nel pieno rispetto delle normative che regolano la medicina del lavoro.
Tuttavia, anche le aziende con i più alti standard di sicurezza devono dotarsi di un’elevatissima gestione degli interventi di primo soccorso al loro interno, perchè l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Anche qui la normativa è molto chiara, come è facilmente rintracciabile nell’articolo 45 del Decreto Legislativo 81/2008, meglio noto come Testo Unico in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. In molti tendono a confondere la dicitura “Primo Soccorso” con quella che fa riferimento al “Pronto Soccorso”: non si tratta della stessa cosa, dato che sussistono delle precise differenze.
Il Primo Soccorso, come chiaramente spiegato nel D. Lgs. 81/2008, è l’insieme delle procedure che personale non medico può mettere in atto in attesa dell’arrivo di personale più qualificato: si tratta quindi di un concetto che si differenzia dal Pronto Soccorso, che è invece l’insieme delle tecniche mediche, chirurgiche e farmaceutiche messe in atto da personale medico qualificato. Una volta chiarita questa distinzione, è bene precisare chi è chiamato a scegliere e, di conseguenza, nominare gli addetti destinati a comporre la squadra di Primo Soccorso aziendale: un compito che spetta ovviamente al Datore di Lavoro, che si baserà sulla dimensioni dell’azienda e sulla sua natura, ovvero sulle attività che vengono svolte al suo interno. Assieme al Medico Competente, che saprà fornire indicazioni estremamente utili, il Datore di Lavoro capirà il numero di membri necessari per la squadra di Primo Soccorso, in base anche ai rischi che possono verificarsi nelle strutture dove opera l’azienda.
Tornando per un attimo alla normativa che regola la materia, oltre al Testo Unico già citato è opportuno fare riferimento anche al D.M. 388 del 15/7/2003, dove vengono illustrati i requisiti minimi da adottare da parte delle aziende classificate in base al rischio infortunistico INAIL. Il passaggio più importante per un’azienda che si dota del servizio di “Primo Soccorso” è certamente quello della formazione dei componenti, come stabilito dalle stesse norme.
La formazione, assolutamente fondamentale, prevede che gli addetti vengano sottoposti ad un ciclo di apprendimento teorico e anche all’acquisizione di capacità dal punto di vista pratico. Inoltre, solitamente con cadenza triennale, le squadre di “Primo Soccorso” devono provvedere anche a regolarizzarsi con i necessari aggiornamenti. Solo con un’adeguata formazione il “Primo Soccorso” può realmente aspirare ad essere quello strumento che va a tutelare la salute e la sicurezza dei dipendenti dell’azienda, andando non solo a garantire un intervento celere e spesso decisivo in caso di malore o infortunio del lavoratore, ma anche un punto di riferimento nel caso si rendano necessari interventi esterni di tipo medico.
Ecco perchè si segue la classificazione delle aziende stabilita dal D.M. 388/03 per strutturare a dovere i corsi di Primo Soccorso. Per determinare il gruppo a cui appartiene l’azienda si fa riferimento al codice di tariffa INAIL e si procede all’identificazione del corrispondente indice di inabilità, reperibile sul sito INAIL. Le Aziende del Gruppo A, come ad esempio le aziende o unità produttive con attività industriali, sono quelle con indice di inabilità superiore a 4, mentre le Aziende del Gruppo B (con più di tre lavoratori che non rientrano nel gruppo A) e C (con meno di tre lavoratori che non rientrano nel gruppo A) sono quelle con indice di inabilità minore o uguale a 4.
Come detto, oltre ai corsi di primo soccorso le aziende devono garantire anche dei corsi di aggiornamento basandosi sugli aggiornamenti alla legislazione vigente, e anche corsi di rianimazione cardio-polmonare, dove è possibile apprendere tutte le modalità di utilizzo di uno strumento fondamentale come il Defibrillatore Semiautomatico (DAE).